STORIE DI ALBERI...Classe III. Ins. Cristina
LA QUERCIA E IL PINO DISPETTOSO
C’ERA UNA VOLTA UNA GRANDE QUERCIA.
ERA VECCHIA E FORTE E CONOSCEVA TUTTI I SEGRETI DEL BOSCO.
OGNI MATTINA, SALUTAVA CANTANDO I SUOI AMICI:
LA BIANCA BETULLA
IL CIPRESSO SEMPREVERDE
L’ASPRO E PUNGENTE PINO
IL PACIFICO ULIVO
LA SAGGIA QUERCIA SVELAVA OGNI GIORNO AGLI ABITANTI DELLA COLLINA, UN PICCOLO SEGRETO. MA AHIME’ GLI ALTRI ALBERI NON L’ASCOLTAVANO PERCHE’ TROPPO INDAFFARATI:
LA BETULLA DANZAVA ESILE E LEGGERA
IL CIPRESSO GUARDAVA IL SOLE E CON LA SUA PUNTA LO VOLEVA TOCCARE
L’ULIVO PRODUCEVA OLIVE IN ABBONDANZA
IL PINO VOLEVA TENERSI PIGNE E PINOLI COSI’ SCACCIAVA TUTTI GLI UCCELLINI CHE SI POSAVANO SUI SUOI RAMI…
ERA UN VERO DISPETTOSO RIUSCIVA A PUNGERE PERSINIO IL VENTO…
UN GIORNO LA QUERCIA LEVO’ LA SUA VOCE :
La ruota che gira
Porta il carro del tuono ,
venti di tempesta
e orribile suono,
proteggiamo la vita,
il verde salviamo
intrecciamo le radici
e un bosco formiamo!
CON QUESTE PAROLE LA QUERCIA CHIAMAVA A RACCOLTA I SUOI AMICI ALBERI, PERCHE’ SENTIVA CHE SI STAVA AVVICINANDO IL PERICOLO.
QUESTA VOLTA GLI ALBERI L’ASCOLTARONO E INTRECCIARONO LE LORO RADICI. ALL’ARRIVO DELLA BUFERA GLI AMICI ALBERI SI STRINSERO TRA LORO FORMANDO UN PICCOLO BOSCHETTO.
SOLO IL PINO ERA RIMASTO AL SUO POSTO PERCHE’ PENSAVA DI ESSERE INVINCIBILE, MA LA BUFERA SI ARRABBIO’ E GLI SCAGLIO’ CONTRO UN FULMINE CHE LO COLPI’ INCENDIANDOLO.
CADENDO GIU’ DELLA COLLINA IL PINO PIANGEVA E CHIEDEVA AIUTO, MA I SUOI AMICI ALBERI NON POTEVANO MUOVERSI. ALTRIMENTI LA TERRA DELLA COLLINA SAREBBE FRANATA.
LA SAGGIA QUERCIA ALLORA DECISE DI INTERVENIRE :
MANDO’ GLI UCCELLINI A TIRAR SU IL PINO E L’ACQUA A SPEGNERE IL FUOCO. PRIMA PERO’ SI FECE PROMETTERE DAL PINO CHE NON AVREBBE PIU’ PUNTO NESSUNO.
IL PINO TUTTO SPAVENTATO PIANO PIANO SI AVVICINO’ AGLI ALTRI ALBERI.
E QUANDO FU VICINO AI SUOI AMICI SENTI’ IL LORO AFFETTO E CAPI’ CHE :SOLO STANDO UNITI E VOLENDOSI BENE SI PUO’ VIVERE IN PACE E FELICI!
C’ERA UNA VOLTA UNA GRANDE QUERCIA.
ERA VECCHIA E FORTE E CONOSCEVA TUTTI I SEGRETI DEL BOSCO.
OGNI MATTINA, SALUTAVA CANTANDO I SUOI AMICI:
LA BIANCA BETULLA
IL CIPRESSO SEMPREVERDE
L’ASPRO E PUNGENTE PINO
IL PACIFICO ULIVO
LA SAGGIA QUERCIA SVELAVA OGNI GIORNO AGLI ABITANTI DELLA COLLINA, UN PICCOLO SEGRETO. MA AHIME’ GLI ALTRI ALBERI NON L’ASCOLTAVANO PERCHE’ TROPPO INDAFFARATI:
LA BETULLA DANZAVA ESILE E LEGGERA
IL CIPRESSO GUARDAVA IL SOLE E CON LA SUA PUNTA LO VOLEVA TOCCARE
L’ULIVO PRODUCEVA OLIVE IN ABBONDANZA
IL PINO VOLEVA TENERSI PIGNE E PINOLI COSI’ SCACCIAVA TUTTI GLI UCCELLINI CHE SI POSAVANO SUI SUOI RAMI…
ERA UN VERO DISPETTOSO RIUSCIVA A PUNGERE PERSINIO IL VENTO…
UN GIORNO LA QUERCIA LEVO’ LA SUA VOCE :
La ruota che gira
Porta il carro del tuono ,
venti di tempesta
e orribile suono,
proteggiamo la vita,
il verde salviamo
intrecciamo le radici
e un bosco formiamo!
CON QUESTE PAROLE LA QUERCIA CHIAMAVA A RACCOLTA I SUOI AMICI ALBERI, PERCHE’ SENTIVA CHE SI STAVA AVVICINANDO IL PERICOLO.
QUESTA VOLTA GLI ALBERI L’ASCOLTARONO E INTRECCIARONO LE LORO RADICI. ALL’ARRIVO DELLA BUFERA GLI AMICI ALBERI SI STRINSERO TRA LORO FORMANDO UN PICCOLO BOSCHETTO.
SOLO IL PINO ERA RIMASTO AL SUO POSTO PERCHE’ PENSAVA DI ESSERE INVINCIBILE, MA LA BUFERA SI ARRABBIO’ E GLI SCAGLIO’ CONTRO UN FULMINE CHE LO COLPI’ INCENDIANDOLO.
CADENDO GIU’ DELLA COLLINA IL PINO PIANGEVA E CHIEDEVA AIUTO, MA I SUOI AMICI ALBERI NON POTEVANO MUOVERSI. ALTRIMENTI LA TERRA DELLA COLLINA SAREBBE FRANATA.
LA SAGGIA QUERCIA ALLORA DECISE DI INTERVENIRE :
MANDO’ GLI UCCELLINI A TIRAR SU IL PINO E L’ACQUA A SPEGNERE IL FUOCO. PRIMA PERO’ SI FECE PROMETTERE DAL PINO CHE NON AVREBBE PIU’ PUNTO NESSUNO.
IL PINO TUTTO SPAVENTATO PIANO PIANO SI AVVICINO’ AGLI ALTRI ALBERI.
E QUANDO FU VICINO AI SUOI AMICI SENTI’ IL LORO AFFETTO E CAPI’ CHE :SOLO STANDO UNITI E VOLENDOSI BENE SI PUO’ VIVERE IN PACE E FELICI!
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