domenica, dicembre 17, 2006

La vendemmia. Storia e tradizione legata alla raccolta dell'uva...




Ai primi di ottobre 2006 siamo andati dalla nonna del nostro compagno Pierpaolo, per vedere la vendemmia e osservare come avviene la lavorazione dell’uva, cioè come diventa MOSTO e poi VINO.
Dalla scuola ci siamo messi in fila per due per la strada e siamo arrivati a casa di nonna Elisa, che ci ha condotti nella parte retrostante della casa in cui vi é la terra coltivata.
Abbiamo camminato in mezzo alla terra tra i filari di viti, nel suo campo c’erano quattro file di vitigni,con bei grappoli di uva di colore violaceo.
La maestra si è messa degli zoccoli per non sporcarsi le scarpe.
Tra i vigneti alcuni uomini usavano delle pinze per tagliare i grappoli.
Un signore ci ha fatto vedere delle pinze che servivano a tagliare i grappoli d’ uva, abbiamo guardato con curiosità come lavoravano. L’uva è stata caricata su dei grandi secchi che sono stati messi su un carretto e poi trasportata vicino al torchio.
Nonna Elisa ha ci accompagnato nel locale in cui c’era IL TORCHIO, cioè una grande macchina che serve per spremere l’ uva e togliere gli acini dal grappolo.
Noi compagni, uno per volta, a turno, siamo saliti su una scala e abbiamo buttato i grappoli nel torchio.
Io ho potuto vedere bene come funzionava questa particolare macchina: in cima aveva un grande imbuto rettangolare, alla base vi erano due rulli che macinavano l’uva, che schiacciata si raccoglieva in un grande contenitore, invece, in un altro secchio più piccolo cadeva IL RASPO (il grappolo senza acini),
L’uva spremuta (un tempo l’uva si faceva la pigiatura con i piedi dentro le botti) rimarrà a riposare e fermentare per circa due mesi dentro a una grande botte aperta, posta in una stanza areata.
Dopo questo tempo viene filtrata e raccolta.
L’uva spremuta e poi filtrata é il MOSTO che poi si trasformerà in vino.
Dopo l’operazione di pigiatura con il torchio, tutta la classe è entrata in casa di Pierpaolo e sua nonna ci ha offerto tre torte buonissime appena sfornate e tanti appetitosi panini con il salame.
Ci siamo anche dissetati con vari tipi di bibite: acqua, aranciata, chinotto, limonata e coca cola. A tutti è stato regalato un snack al cioccolato.
La maestra poi ci ha raccolto e velocemente abbiamo salutato e interrotto questo bel momento, per tornare di corsa a scuola.
Fuori il tempo era brutto e stava per iniziare a piovere.
Per evitare di bagnarci abbiamo accelerato il passo, ma la pioggia continuava a scendere fitta e siamo arrivati a scuola un po’ bagnati.
Questa esperienza ci è servita ad osservare la vendemmia e tutti i suoi passaggi.

(MASSIMILIANO B. e UMBERTO classe IV)