domenica, dicembre 17, 2006

Laboratorio di conoscenza sui prodotti tipici della Regione Veneto. MAI DIRE MAIS

Ciao, siamo gli alunni della classe V e desideriamo raccontarvi l’uscita didattica del 28/11/2006.
Noi bambini della classe V e quelli della classe IV siamo andati in una piccola Azienda familiare di un compagno di scuola, per osservare il granoturco.
Dopo alcuni minuti di cammino a piedi siamo arrivati la tenuta di nonna Elisa, la nonna del nostro compagno di scuola Pierpaolo che ha del terreno che coltiva viti e mais.
Alcune piante di granoturco erano state lasciate per noi sul campo per poter sperimentare la fase del RACCOLTO del MAIS, che in genere avviene a fine settembre o in ottobre.
Nonna Elisa ci ha detto che i semi li aveva comprati in consorzio e che erano stati seminati in primavera.
La SEMINA, infatti, avviene in genere in maggio. Poi il nonno di Pierpaolo e le insegnanti ci hanno fatto osservare le parti della pannocchia ricordandoci i loro termini:
- i chicchi si chiamano CARIOSSIDI;
- le foglie si chiamano BRATTEE o CARTOCCI;


- la pannocchia senza chicchi si chiama TUTOLO.
L’esperienza di osservazione dopo il raccolto delle pannocchie è continuata con l’operazione SGRANAMENTO dei cariossidi attraverso un macchina elettrica in cui nella parte superiore vi era un’apertura in cui si buttava la pannocchia e da una parte cadevano i cariossidi e dall’altra i tutoli.
Poi vi è stata la fase della MACINAZIONE, i cariossidi venivano versati nell’apertura di un’altra macchina che li macinava e così il MAIS si frantumava e diventata una specie di sabbia fine come una farina o fatta di granelli più grossi, questo dipendeva da quale pulsante veniva schiacciato che programmava la macinatura.
Il MAIS dopo tutto questo processo di trasformazione é diventato farina di POLENTA,
tipico piatto popolare della cucina Veneta. Le ricette venete con la polenta sono infinite, la polenta si combina con tutti i cibi…!
Abbiamo anche assistito a come si cucinava la polenta.
In un grande un pentolone di rame profondo e molto grande,

il tipico PAIOLO, in cui vi era dell’acqua, nonna Elisa ha versato la farina di polenta e ci ha mostrato come si cucina la polenta. Aveva anche un paiolo di rame in miniatura. Una volta pronta la polenta è stata versata su un tagliere rotondo di legno ed è stata spianata con una spatola di legno che serviva per modellare la polenta e ci ha detto:
“Questo utensile di legno è la tipica spatola che usavano i miei nonni e ha oltre 100 anni; penso proprio sia un pezzo di antiquariato che non abbiate mai visto!”
Ed era proprio vero nessuno di noi, nemmeno le insegnanti, l’avevano mai vista. Poi nonna Elisa ci ha mostrato un vaso di fiori realizzati con i cartocci e poi è andata al piano di sopra per prenderci una pigotta fatta con le foglie di granoturco intrecciati.

Insomma di questa pannocchia si usa proprio tutto!
Quando è tornata nonna Elisa le abbiamo fatto una sorpresa, in coro le abbiamo cantato con gioia: “Grazie nonna Elisa per tutto quello che hai fatto per noi!” Poi qualcuno ha iniziato a gridare e noi l’abbiamo seguito: “Per nonna Elisa Ip Ip Urrà Ip Ip Urrà Ip Ip urrà!”
Poi siamo tornati a scuola…giusto in tempo prima che suonasse la campanella di uscita. Il tempo è volato…!
(Marco B., Andrea B., Alessandro V., Lisa R., Lisa T., Davide F.)
L’esperienza di osservazione è poi continuata anche in classe con il laboratorio dei 5 sensi:
  • a coppie con i miei compagni abbiamo approfondito i 5 sensi: io avevo il senso dell’olfatto e ho annusato con attenzione la farina di mais, e le varie parti ma non sapeva di niente.
  • Anche la mia compagnia Caterina non riusciva a individuare alcun odore particolare legato al mais, alla farina…nemmeno alla polenta.

Solo i pop corn avevano un buon odore di cibo che invogliava all’assaggio.

  • La coppia del laboratorio di tatto (Lisa T. e Claudio) ha sentito che la farina era granosa e le foglie molto ruvide, poi la polenta sulla lingua era granulosa e morbida, tiepida e compatta.

1 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Complimenti .... mi piace moltissimo il titolo .... divertente.
Continuate così.

Stefania

1:49 PM  

Posta un commento

<< Home