sabato, marzo 17, 2007

UN CANE CORAGGIOSO. Classe II ins. Lauretta







C’era una volta un signore con i baffi che si chiamava Giordano. Viveva in montagna, il suo lavoro era aggiustare le biciclette. Giordano, un giorno, andò in un bosco a fare una passeggiata tra la neve con il suo cagnolino Fufi. Ma, nella parte scura scura del bosco, vide una strana casetta. Appoggiata al muro c’era una bicicletta tutta rotta. Visto che era esperto di biciclette, Giordano sai avvicinò incuriosito, ma improvvisamente, cigolando, si aprì la porta della casa e ne uscì una brutta strega cattiva che disse:“Non toccare la mia bicicletta!” “Oh nooo, la strega cattiva, scappiamo Fufi!!!” Ma fufi ebbe un’altra idea. Il cagnolino, infatti, corse verso la strega e le diede un morso sulla gamba. Giordano, svelto, prese la bicicletta e, mentre Fufi saltava nel cestino, cominciò a pedalare…per magia la bicicletta cominciò a volare lontano lontano, portandoli in salvo. Giordano ringraziò il suo cane Fufi per il coraggio dimostrato. Giordano è diventato il più bravo e famoso aggiustabiciclette del paese e si è tenuto la bici magica con la quale, ogni tanto, fa un volo assieme a Fufi.

Scritta
da:Irene, Riccardo, Elena classe 2

UNA BAMBINA GENEROSA Classe II ins. Lauretta

La protagonista di questa storia è una bambina di nome Laura. A Laura piaceva passeggiare nel bosco vicino a casa sua; la mamma le raccomandava sempre di stare attenta ai pericoli. Le piaceva andare nel bosco per raccogliere fragole, fiori e mirtilli. Un giorno sentì dei singhiozzi e vide cadere delle gocce dal cielo, le gocce cadevano sui rami degli alberi e rimbalzavano sul muschio. Laura guardò in alto e si accorse che il sole piangeva, allora gli chiese che cosa aveva. Il sole le rispose che si sentiva solo. Laura voleva aiutarlo, ma non sapeva come fare. Tornando a casa inciampò in qualcosa, guardò meglio a terra: era una lampada magica, come quella del famoso Aladino. Laura la aprì e ne uscì un grande genio che le chiese di esprimente un desiderio. Laura prese una mazzo di fiori e un cestino di fragole, poi ordinò al genio di portarli al sole. Dopo aver ricevuto quei regali il sole sorrise di nuovo.

Scritta
da:
Maddalena, Elena, Alessia, Riccardo classe 2°

LA CHIAVE D'ORO Classe II ins. Lauretta



C’era una volta un orsetto, si chiamava Bruno. Abitava nella sua tana, però gli piaceva andare a fare passeggiate sui prati lungo il fiume.
Un giorno, mentre faceva la sua passeggiata quotidiana, vide un buco nel prato e guardò dentro incuriosito. Non fece in tempo a vedere nulla perché da quel buco uscì, con un batter d’ali, un orribile drago che puzzava di zolfo. L’orsetto si spaventò e si mise a gridare: “Aiuto!”. Passava di là un vecchio contadino. Il nonno non aveva armi per salvare l’orsetto, aveva in
mano solo una vecchia chiave arrugginita che gli serviva per aprire la stalla.
Il nonno alzò la chiave con coraggio e la puntò verso il drago.
Improvvisamente la chiave diventò d’oro e da quella chiave partì un lungo raggio dorato che guizzò con la potenza di un fulmine e carbonizzò il drago.

Bruno abbracciò il nonno e diventò suo nipote, vissero per sempre felici e contenti.

Scritta
da:Alessia S., Lorenzo, Alessia M. classe 2°

L’ ORSO TIPPETE Classe II. ins. Lauretta

C’era una volta un orso che si chiamava Tippete, era molto simpatico e viveva in montagna. Un giorno Tippete chiese alla sua mamma se poteva andare a fare una passeggiata nel bosco. Dopo un po’ sentì un cespuglio, dietro di lui, muoversi rumorosamente. Si girò e vide un drago sputafuoco. Tippete era tanto spaventato. In quel momento Tippete, mentre il drago si avvicinava, pensava di morire. Però, da dietro una grande quercia, improvvisamente, spuntò una bellissima fata con gli occhi dolci e i capelli biondi. La fata teneva in mano una bacchetta magica e, dopo aver detto una formula, trasformò il drago in una timida formica. Tippete, per ringraziare la fata, la invitò nella sua tana a mangiare un po’ di miele.

Scritta
da:
Giulia, Alessia S., Silvio classe 2°

LA RANA CRAC CRAC


C’era una volta una buffa rana verde che tutti i suoi amici chiamavano Crac Crac.
Le piaceva tuffarsi nel laghetto perché l’acqua era
limpida e fresca e c’erano tanti insetti da mangiare.
Il laghetto si trovava in montagna.
Un giorno un mago cattivo stava camminando vicino a quel laghetto.
Il mago cattivo aveva una bacchetta magica e si divertiva a fare dispetti alle rane, le trasformava in sassi.
Però, Crac Crac vedeva tutto stando nascosta dietro a una roccia. Decise di agire e spiccò un salto, fece lo sgambetto al mago che lasciò cadere la bacchetta. Crac Crac, svelta, la prese e trasformò il mago in roccia. Tutti gli animali del laghetto uscirono e le fecero un applauso.

Scritta
da:Lorenzo, Irene, Marco classe 2°

Racconti inventati. FRANCESCA E LO SPAVENTAPASSERI, ins. Lauretta


Una pastorella di nome Francesca portava sempre al pascolo le pecore. Partiva la mattina presto e spostava il gregge in alto, dove c’era l’erba più verde. Lì c’era una vecchia capanna dove Francesca di solito si riposava. Una mattina Francesca vide che la sua capanna si era trasformata in un castello. La bambina, con il gregge, piano piano si avvicinò alla porta del castello. Entrò, ma un lupo cattivo l’accolse con uno sguardo malvagio. Francesca cercò di scappare, ma il lupo la inseguì. Ad un certo punto uno spaventapasseri, che stava da anni piantato in un prato là vicino, con le sue braccia fermò il lupo che si prese una brutta botta in testa e che scappò via. La pastorella ringraziò lo spaventapasseri e, da quel giorno, si fermò sempre a parlare con lui e a fargli un po’ di compagnia.

Scritto
da:Giulia, Maddalena, Marco 2°