domenica, luglio 22, 2007

SALUTI FINALI DALLA CLASSE V. A.S. 2006-07

COM'ERAVAMO

NEL 2002-'03.

CLASSE II ELEM.

CINQUE ANNI SONO GIA' PASSATI,
FINALMENTE! GRANDI SIAM DIVENTATI!
ORA LA SCUOLA MEDIA CI ASPETTA
AIUTO! SPERIAMO CHE PASSI IN FRETTA!
NE ABBIAMO VISTE DI BELLE E DI BRUTTE,
ORA SONO PASSATE TUTTE,
CHE DIRE DEGLI INSEGNANTI?
SONO STATI TANTI,
ALCUNI TRISTARELLI, ALTRI ENTUSIASMANTI

E LI SALUTIAMO TUTTI QUANTI.
UN SALUTO A TUTTI I BAMBINI
DAI PIU' GRANDI AI PIU' PICCINI.
Marco, Andrea, Davide, Caterina,
Lisa R., Riccardo, Claudio, Veronica,
Lisa T., Daniele, Alessandro.
Ci riconoscete?
Ecco come siamo diventati
nel 2007:

sabato, luglio 21, 2007

PROGETTO RELAZIONI-AMO...ringraziamenti da parte di tutti gli inss. della scuola di Asseggiano

PROGETTO RELAZIONIAMO

Quest’anno il Progetto di plesso verteva sul tema dell’Affettività. I bambini lo hanno affrontato nei molteplici aspetti e nelle diverse discipline attraverso un percorso mirato a riconoscere forme di espressione personale, di emozioni, di stati d’animo, a comunicare la percezione di sé e del proprio ruolo della classe e a vivere relazioni corrette, ad attivare atteggiamenti di ascolto e confronto, ad esercitare modalità socialmente efficaci nel rispetto dell’altro e dell’ambiente.
Il lavoro svolto sarà visibile nella mostra di fine anno e una parte sarà concretizzato nello spettacolo che i bambini vi offriranno Venerdì 8 giugno. Non mancate!!!

GRAZIE GRAZIE GRAZIE

I più sinceri e “affettuosi” ringraziamenti a tutte le persone che
hanno collaborato con noi per la buona riuscita
di tutte le molte e varie attività.
In particolare:

Ø genitori
Ø rappresentanti di classe
Ø personale ausiliario
Ø C.S.A.
Ø Nonni ARCA
Ø nonno Modesto

ANCORA GRAZIE E…BUONE VACANZE A TUTTI ! ! !
Programma della festa dell' ULTIMO GIORNO DI SCUOLA

Venerdì 8 giugno ci sarà la tradizionale conclusione dell’anno scolastico:
ore 8,30 entrata a scuola regolare,
ore 9,15 tutti presso tendone Festa della Simpatia per spettacolo musical teatrale. Sono invitati genitori, nonni, amici …
ore 11,00 visita mostra dei lavori progetto “RELAZIONIAMO” esposti sotto il tendone Festa Simpatia
ore 11,50 inizio pranzo offerto dal C.S.A: a tutti i bambini0re 12,30 fine festa . I genitori devono venire a prendere i figli sotto il tendone..

venerdì, luglio 20, 2007

LA NASCITA DEI NUMERI. Lisa R. e Lisa T. cl. V ins. Margherita

LA NASCITA DEI NUMERI
Gli uomini primitivi non sapevano contare.
I pastori ogni giorno dovevano portare al pascolo il loro bestiame. Come potevano contarlo?
Probabilmente il pastore ogni mattina, per ogni pecora che usciva dall’ovile, prendeva un sassolino e lo metteva in un punto preciso del terreno o in un sacchetto, formando un insieme di sassolini, per cui ogni sasso corrispondeva a una delle sue pecore.
Tra le pecore e i sassi c’era una corrispondenza biunivoca, cioè a ogni sassolino corrispondeva una pecora e a ogni pecora un sassolino.
L’insieme delle pecore e l’insieme di sassolini depositati erano equipotenti.
Al ritorno dal pascolo poteva controllare che le pecore ci fossero tutte: toglieva dal sacchetto un sassolino per ogni pecora che rientrava.
Oltre ai sassolini usavano altri metodi, ad esempio fare una tacca su ossa o pezzi di legno. Con questi metodi era impossibile rappresentare quantità numerose, era necessario trovare qualcosa di diverso.
La scrittura dei numeri nacque verso il 3˙300 a.C. in Mesopotamia. I Sumeri inventarono i primi simboli numerici e scrissero i loro conti su tavolette d’argilla.
I simboli usati erano un chiodo piccolo, per le unità, un chiodo grande che valeva 60, un cuneo piccolo, per le decine, e un cuneo grande che valeva 600. Questo sistema utilizzava, dunque il raggruppamento in base 60, cioè sistema sessagesimale.
Ogni simbolo poteva essere ripetuto fino a un massimo di tre volte per riga.

In Egitto la numerazione era geroglifica, per rappresentare numeri fino a un milione. Una sbarra verticale era 1, un manico di cestino era 10, una corda arrotolata era 100, un fiore di loto era 1000,ecc.
Ciascun simbolo poteva essere scritto fino a 9 volte di seguito. Poi invece di scrivere dieci volte lo stesso simbolo, se ne usava uno nuovo di valore maggiore, sistema decimale.

Il più antico sistema di numerazione cinese è basato su ideogrammi che venivano dipinti con un pennello intinto nell’inchiostro di china. Le cifre del loro più antico sistema di numerazione sono i seguenti:




Gli antichi per fare i calcoli usavano i cosiddetti “abachi”, tavolette divise in scomparti nei quali venivano sistemati dei sassolini; in ogni scomparto veniva inserita una serie di sassolini a seconda delle unità, delle decine, delle centinaia e così via. Poi venivano aggiunti i sassolini corrispondenti al numero che doveva essere sommato: si contavano, quindi, tutti i sassolini presenti nello scomparto delle unità e, se superavano il dieci, si lasciavano solo quelli precedenti, mentre, nello scomparto delle decine, si aggiungeva un sassolino che valeva dieci e così via.
Successivamente vennero introdotti dei simboli speciali per ciascun numero da 1 a 9, al posto dei sassolini: si poteva così piazzare direttamente il simbolo equivalente a quella cifra. Questo metodo è detto posizionale perché il valore di ogni cifra dipende dal posto che occupa nel numero.
Mancava, tuttavia un importante tassello: lo zero, una cifra alla quale nessuno, fino a quel tempo, aveva ancora pensato. Prima dell’invenzione dello zero si inseriva un punto per indicare lo spazio vuoto; era, infatti, un indice di posizione e non un’unità di calcolo.
Lo zero venne introdotto, come numero della numerazione dai mercanti indiani del IX sec. d. C., poiché essi si erano accorti che lasciando degli spazi vuoti nella scrittura dei numeri, c’era il rischio di incorrere in equivoci molto seri: 120 o 1200? 10 o 100?
Essi, allora, inserirono lo zero come lo conosciamo noi per indicare il vuoto, gli arabi, successivamente, lo introdussero in Europa.


I Romani usavano raggruppare sia in base dieci che in base cinque, usavano sette simboli per scrivere tutti i numeri.


Ancora oggi vengono usate le cifre romane su alcuni orologi, monumenti, per indicare secoli,ecc.

LETTERA AL SINDACO DI VENEZIA. Richieste degli alunni della Cl.III Ins. Cristina

Egr. Sindaco di Venezia,

siamo gli alunni della 3^ della scuola di Asseggiano di via Asseggiano:
Ci scusiamo se le portiamo via del tempo, sappiamo che Lei è molto impegnato.
Volevamo segnarLe un grave problema: a noi piacerebbe tanto poter andare a scuola da soli tranquilli e sicuri, ma purtroppo questo non è possibile perché non abbiamo un marciapiede continuo lungo tutto il tragitto.
Per questo dobbiamo andare a scuola accompagnati dai genitori.
La nostra strada è molto pericolosa perché c’è molto traffico.
I genitori ci devono accompagnare, ma manca un parcheggio adeguato per poter lasciare le macchine senza rischiare di prendere la multa.
Ora Le elenchiamo tutti i nostri “DESIDERI”:
sapendo che non ha la bacchetta magica per esaudirli tutti subito, speriamo comunque che qualcosa succeda!
Ci piacerebbe che:
-la nostra scuola fosse rimodernata con arredi sicuri e fruibili da noi bambini, con un’aula computer ampia e moderna, con una mensa più spaziosa , con un salone per giocare durante l’inverno o recitare e cantare durante le feste.
- Al 1^ piano ci fosse nei rubinetti l’acqua calda perché d’inverno ci geliamo le mani.
Tutte le settimane dobbiamo prendere il pullmino per andare in palestra in un’altra scuola : sarebbe bello averne una tutta per noi!
-ci fosse una pista ciclabile per arrivare a scuola
-ci fosse una biblioteca per i ragazzi
-il parco pubblico fosse più curato.

Ora La salutiamo e ringraziamo per quello che riuscirà a fare per noi e per la nostra scuola.



I bambini di classe 3^ della Scuola Primaria diAsseggiano

STORIE DI ALBERI...Classe III. Ins. Cristina


LA QUERCIA E IL PINO DISPETTOSO

C’ERA UNA VOLTA UNA GRANDE QUERCIA.
ERA VECCHIA E FORTE E CONOSCEVA TUTTI I SEGRETI DEL BOSCO.
OGNI MATTINA, SALUTAVA CANTANDO I SUOI AMICI:

LA BIANCA BETULLA

IL CIPRESSO SEMPREVERDE

L’ASPRO E PUNGENTE PINO

IL PACIFICO ULIVO

LA SAGGIA QUERCIA SVELAVA OGNI GIORNO AGLI ABITANTI DELLA COLLINA, UN PICCOLO SEGRETO. MA AHIME’ GLI ALTRI ALBERI NON L’ASCOLTAVANO PERCHE’ TROPPO INDAFFARATI:
LA BETULLA DANZAVA ESILE E LEGGERA
IL CIPRESSO GUARDAVA IL SOLE E CON LA SUA PUNTA LO VOLEVA TOCCARE
L’ULIVO PRODUCEVA OLIVE IN ABBONDANZA
IL PINO VOLEVA TENERSI PIGNE E PINOLI COSI’ SCACCIAVA TUTTI GLI UCCELLINI CHE SI POSAVANO SUI SUOI RAMI…
ERA UN VERO DISPETTOSO RIUSCIVA A PUNGERE PERSINIO IL VENTO…
UN GIORNO LA QUERCIA LEVO’ LA SUA VOCE :


La ruota che gira
Porta il carro del tuono ,
venti di tempesta
e orribile suono,
proteggiamo la vita,
il verde salviamo
intrecciamo le radici
e un bosco formiamo!


CON QUESTE PAROLE LA QUERCIA CHIAMAVA A RACCOLTA I SUOI AMICI ALBERI, PERCHE’ SENTIVA CHE SI STAVA AVVICINANDO IL PERICOLO.
QUESTA VOLTA GLI ALBERI L’ASCOLTARONO E INTRECCIARONO LE LORO RADICI. ALL’ARRIVO DELLA BUFERA GLI AMICI ALBERI SI STRINSERO TRA LORO FORMANDO UN PICCOLO BOSCHETTO.
SOLO IL PINO ERA RIMASTO AL SUO POSTO PERCHE’ PENSAVA DI ESSERE INVINCIBILE, MA LA BUFERA SI ARRABBIO’ E GLI SCAGLIO’ CONTRO UN FULMINE CHE LO COLPI’ INCENDIANDOLO.
CADENDO GIU’ DELLA COLLINA IL PINO PIANGEVA E CHIEDEVA AIUTO, MA I SUOI AMICI ALBERI NON POTEVANO MUOVERSI. ALTRIMENTI LA TERRA DELLA COLLINA SAREBBE FRANATA.
LA SAGGIA QUERCIA ALLORA DECISE DI INTERVENIRE :
MANDO’ GLI UCCELLINI A TIRAR SU IL PINO E L’ACQUA A SPEGNERE IL FUOCO. PRIMA PERO’ SI FECE PROMETTERE DAL PINO CHE NON AVREBBE PIU’ PUNTO NESSUNO.
IL PINO TUTTO SPAVENTATO PIANO PIANO SI AVVICINO’ AGLI ALTRI ALBERI.
E QUANDO FU VICINO AI SUOI AMICI SENTI’ IL LORO AFFETTO E CAPI’ CHE :SOLO STANDO UNITI E VOLENDOSI BENE SI PUO’ VIVERE IN PACE E FELICI!

giovedì, luglio 19, 2007

ROMPICAPO. Cl. Iv e V, cura dell'ins. Margherita cl


GIOCO LOGICO


USA:…
· Quattro 4 per ottenere 44:
· Cinque 5 per ottenere 55:
· Sei 6 per ottenere 66:
· Sette 7 per ottenere 77:
· Otto 8 per ottenere 88:
Puoi riunire le cifre in due o
Più gruppi ed eseguire un’
Addizione, una sottrazione euna moltiplicazione.

IL PAROLAIO...giochi di logica. Ins. Margherita

PAROLAIO

Dato un insieme di parole si deve comporre una
catena usando uno dei seguenti meccanismi:
anagramma, cambio di lettera, scarto di lettera,
aggiunta di lettera.
La prima e l’ultima parola dell’ insieme non
devono cambiare posizione.

Taccuino, bacio, laccino, tasca, facchino, laccio,
casco, pacchino, lancio, tacchino, vaccino, casca, faccino, baco, cacio, lancino, calcio, basco, vasca.

ESPERIMENTI CON LE PIANTE. Cl. Iv ins. Margherita

Quest’anno in scienze abbiamo studiato l’ecosistema e gli esseri viventi; in questi giorni stiamo studiando le piante. Insieme alla maestra Margherita abbiamo imparato che anche le piante, in quanto esseri viventi, sono formate da organi, tra cui la foglia.
La foglia è molto importante per la pianta perché svolge molte funzioni come la respirazione e la traspirazione. Queste funzioni avvengono tramite gli stomi, che sono microscopiche aperture sparse sulla lamina.
Per capire meglio la traspirazione abbiamo fatto un esperimento : abbiamo preso un sacchetto trasparente e una pianta di basilico, abbiamo avvolto la pianta nel sacchetto e legato l’estremità con uno spago; dopo qualche giorno abbiamo visto delle goccioline sul sacchetto. Questo accade perché la pianta assorbe l’acqua che dal terreno e la restituisce sotto forma di vapore, che si condensa incontrando la parete fredda del sacchetto. Abbiamo fatto anche un altro piccolo esperimento per vedere come l’ acqua arriva alla foglia. Abbiamo colorato dell’acqua con l’ inchiostro e abbiamo immerso un gambo di sedano, dopo qualche giorno abbiamo tagliato il sedano e abbiamo visto che attraverso le nervature, piccoli tubicini, l’acqua colorata è salita fino alle foglie, infatti trascorsi altri giorni anche le foglie più alte si sono colorate .

LA GERMINAZIONE. Relazione di Saverio, disegni di Massimiliano cl. IV ins. Margherita

Noi bambini di IV, quest’anno abbiamo imparato che una pianta si riproduce grazie ai semi.
I semi vengono prodotti dal fiore, infatti dopo la fecondazione, l’ovario si trasforma in frutto che custodisce i semi. Quando cadono per terra, i semi germogliano, dando origine a una nuova piantina. Ma come accade tutto ciò?
All’ interno di ogni seme c’è un embrione, che ha dentro tutte le strutture della nuova piantina: la radichetta, il fusto e le foglie. Inoltre ogni seme può contenere uno o due cotiledoni, cioè una riserva di nutrimento per la pianta; quando il seme trova le condizioni adatte, germina.

Fin dall’inizio l’embrione prende nutrimento dal seme, poi la radice comincia spingere verso il basso nel terreno, lo stelo con le foglie escono dalla terra alla ricerca di aria e luce solare.

Per verificare questo processo in classe abbiamo messo in un bicchierino di plastica del cotone idrofilo con dei fagioli secchi; dopo qualche giorno abbiamo notato che il seme si è aperto un pochino, la radice si è infilata nel cotone ed è cresciuto un sottile fusto con delle foglioline.

PROGETTO CONTINUITA'...A.S.2006-'07. A cura dell'ins. Cristina



PROGETTO CONTINUITA’ SCUOLA PRIMARIA –SCUOLA DELL’INFANZIA
Quest’anno abbiamo incontrato i nostri amici più piccoli per far conoscere loro la futura scuola e per lavorare insieme in allegria e serenità. Ci siamo trovati cinque volte per realizzare un grande cartellone intitolato “La mia scuola e i miei amici” dove ognuno di noi ha disegnato il ritratto del proprio amico e compagno . Una volta inoltre, la maestra ci ha letto la storia di “Cappuccetto verde” e noi l’abbiamo disegnata usando un unico colore. Quale? Il verde! Ci siamo tanto divertiti!

GLI ARCHITETTI IN CLASSE E LA POLIZIA MUNICIPALE...Cl.III ins. Cristina

Costruiamo una mappa con gli architetti...

Per mostrarci come si costruisce una mappa stradale (con particolare riferimento al percorso casa- scuola), sono venuti in classe due architetti: Massimiliano e Alessandro.
Noi alunni avevamo già disegnato la strada che ogni giorno percorriamo per recarci a scuola e ora dovevamo confrontare il nostro lavoro con le attività fatte in classe.
Massimiliano ha disteso sopra i tavoli, una grande carta rappresentante l’intero paese di Asseggiano , che in precedenza era stato diviso in tre parti , ci ha appoggiato sopra un foglio di carta da lucido e ha chiesto a noi bambini di ricalcare la mappa segnando tutto ciò che era rappresentato, cercando di farci riconoscere le strade, gli edifici,le zone verdi.
Praticamente abbiamo realizzato anche noi una carta . Dopo aver attaccato con il nastro adesivo le tre parti, aiutandoci con i nostri disegni fatti in precedenza e orientandoli verso il nord ,per riconoscere la posizione geografica dei vari edifici, ognuno di noi ha tracciato il proprio percorso usando dei colori simbolici per segnalare i diversi modi di arrivare a scuola :
-in macchina
-a piedi
-con lo scuolabus
-in bici
Questa esperienza è stata molto interessante perché ci ha mostrato un nuovo modo di rappresentare lo spazio. C ha fato conoscere e utilizzare i simboli della cartografia: per noi è stato bello riconoscere sulla mappa i luoghi che noi frequentiamo vedendoli da una nuova prospettiva : la visione dall’alto.

Esperienza con la Polizia Municipale

Un giorno è venuto a trovarci un vigile urbano di nome Bruno.
Con lui abbiamo visto un video riguardante i pericoli della strada, ma soprattutto abbiamo parlato di come ci si deve comportare come pedoni e quando andiamo con la bici, il vigile ci ha spiegato il significato dei principali cartelli stradali e della sicurezza in automobile (uso delle cinture). Bruno con noi è stato tanto simpatico, ci ha parlato in modo semplice e chiaro e noi lo vogliamo ringraziare sperando che ritorni ancora nella nostra scuola per insegnarci l’educazione stradale che tanto è utile per la nostra sicurezza.

I FOSSILI. VISITA A VILLA POZZI. Mirco cl.III. Ins. Cristina

Venerdì scorso 19 gennaio con i miei compagni accompagnati dalle maestre siamo andati a visitare Villa Pozzi. Si trova alla Gazzera, all’interno c’è una mostra di fossili e minerali. All’ingresso c’era un enorme testa di cucciolo di triceratopo. In una vetrina ho notato una pianta fossilizzata dentro un’ambra. Al primo piano c’erano altri fossili protetti dentro le vetrine, certi erano perfino attaccati alle pareti una cosa che mi è piaciuta quando ci siamo seduti sul tappeto per vedere un orso disegnato su un cartellone e di questo sono stati trovati tutti i pezzi per comporre lo scheletro. Abbiamo potuto toccarne alcuni pezzi: il ginocchio e un pezzo della zampa.

Il DINOSAURO= terribile lucertola. Classe III Ins. Cristina

La parola DINOSAURO deriva dal greco e significa “TERRIBILE LUCERTOLA”.
I dinosauri popolavano la Terra milioni di anni fa.
Era possibile trovarli in tutte le forme e dimensioni.
Alcuni di loro erano giganti, più di una casa. Altri erano piccoli come delle galline.
Alcuni dinosauri erano pacifici ed erbivori, mentre altri erano carnivori e cacciatori.


Grande, grande, grande

Si pensa che la più grande creatura mai esistita sulla Terra fosse il BRACHIOSAURUS.
Questo dinosauro vegetariano, pesava più di 50 tonnellate, misurava 21 metri di lunghezza e 12 di altezza.
Recentemente, sono stati ritrovati alcuni resti, che portano a credere che siano potute esistere specie più grandi del BRACHIOSAURUS.
Gli scienziati hanno chiamato questa nuova specie ULTRASAURUS.


Piccolo, piccolo, piccolo

Alcuni dinosauri erano molto piccoli.
Il SALTOPUS era lungo solo mezzo metro e pesava circa 1 kg.
Aveva la taglia paragonabile oggi a quella di una gallina.


Le orme

I dinosauri, camminando su un terreno allora molle, lasciarono enormi impronte.
Queste impronte si seccarono e si riempirono di sabbia, polvere e fango diventando così “tracce fossili”.
Le tracce fossili non sono resti di dinosauro, ma sono prova della loro esistenza.


La fine di una specie

L’estinzione è la scomparsa permanente di una specie.
L’estinzione dei dinosauri risale a milioni di anni fa.

Vecchi, ma buoni


Un paleontologo è uno scienziato che studia i fossili.
Un paleontologo può imparare tantissime cose, sulle forme di vita preistoriche, studiando i dinosauri e le piante fossili.

Mai visto prima

Mai nessuno ha visto un dinosauro vivente, ma sappiamo che sono esistiti, perché gli scienziati hanno scoperto e messo insieme i fossili.

Uno sguardo al passato


I fossili provano l’esistenza di vita sulla terra nel passato.
Dopo la loro morte, i resti dei dinosauri e delle piante, furono ricoperti da polvere, sabbia e fango.
Gradualmente, i minerali circostanti, filtrarono nei resti trasformandoli in rocce preistoriche.

La struttura ossea

La struttura ossea dei vari dinosauri, era proporzionata alle diverse specie.
I dinosauri grandi e pesanti, avevano le ossa spesse e solide per aiutarli a sopportare il loro peso.
I dinosauri veloci e leggeri, avevano le ossa vuote con una parete sottile, che permettevano loro di muoversi velocemente.

Hip hip urrà

Gli scienziati hanno classificato i dinosauri in 2 gruppi, basandosi sulla struttura del loro scheletro.

Code e corna


I dinosauri corazzati


La placche ossee e le corna formano la protezione dei dinosauri corazzati.
La piccole piastre ossee rettangolari erano legate tra loro a formare l’intera corazza.
Gli ANCHILOSAURI facevano parte dei dinosauri corazzati.

Suona il corno

I CERATOPSIDI, i dinosauri con le corna, furono, una delle ultime specie di dinosauri a camminare sulla Terra.
Questi dinosauri avevano un cranio grande con relativo scudo intorno al collo.
Il più famoso dinosauro di questo gruppo, era il TRICERATOPO.

La coda bilanciare

La coda del dinosauro era uno strumento molto importante aiutava a bilanciare il peso dell’enorme testa e del lungo collo.
Grazie alla coda, il dinosauro poteva correre e camminare senza cadere in avanti.

Una coda terrificante

Alcuni dinosauri utilizzavano la coda per proteggersi.
Lo STEGOSAURO aveva degli aculei all’estremità della coda.
Gli ANCHILOSAURI avevano la coda a forma di clava.
I SAURPODI utilizzavano le loro code come fruste.

DINOSAURI E UCCELLI
Metà rettile, metà uccello, il fossile del primo uccello, l’archeopterix fu trovato in Baviera nel 1861. Per molto tempo è stato considerato un dinosauro bipede, fino a che nel 1973 vengono scoperte impronte di penne. Pressappoco della dimensione di un piccione, questa creatura intermedia fra il rettile e l’uccello possiede ancora alcune caratteristiche dei rettili: il cranio importante con grosse orbite, mascelle munite di denti, dita con artigli mobili in mezzo alle ali e coda ossea formata da una ventina di vertebre. Degli uccelli esso ha le ali, l’ossatura leggera e penne e piume. Le zampe posteriori sono già dotate di un dito rivolto all’indietro per aggrapparsi ai rami degli alberi. Non ha muscoli a sufficienza per spiccare il volo. Si tratta di un bipede che vola di ramo in ramo aggrappandosi con poderosi artigli e con le ali fa brevi voli per piombare velocemente sulle prede o sfuggire ai dinosauri carnivori.

ARCHEOPTERIX
PERIODO: Giurassico superiore
LUNGHEZZA: 35 cm.
ORDINE: Lourisiche Oves
FAMIGLIA: Archeaeopterygidae
DIFFUSIONE: Germania (Europa)

UN ECCELLENTE VOLATORE
L’ictyornis vive probabilmente in colonia. Ha le stesse dimensioni di una gallina, ha le ali ben sviluppate che gli permettono di volare. Anche lui si nutre di pesci che divora con i denti da cui deriva il nome (uccello pesce.)
Scomparve 70 milioni di anni fa durante il Cretaceo.

Gita didattica ad Eraclea. Impressioni di viaggio della Classe III. Ins. Cristina

“ Ad Eraclea ci hanno spiegato alcune cose della natura: io ho visto la spiaggia, la laguna, la pineta. Mi è piaciuto molto la spiaggia e le sue dune perché noi bambini scivolavamo giù con le scarpe. " SHARON

“Io ho visto il mare, la sabbia, le conchiglie e la pineta. Mi è piaciuto il mare perché è grande e ci sono le onde.” CHIARA


“ Ad Eraclea siamo andati a visitare l’essicatoio. Abbiamo visto le piante e le alghe del mare. Questa gita mi è piaciuta molto perché abbiamo raccolto le conchiglie e ci siamo bagnati i piedi nell’acqua del mare" AMBRA


“Quando sono andata in gita ho visto la pineta, la ghiandaia e ho raccolto le conchiglie" ISABELLA”


“Io ho visto la Laguna del Mort fatta di acqua dolce e salata. A me è piaciuta tanto questa gita perché sono andato in pullman, nella pineta e in spiaggia”. ALESSANDRO


“Il viaggio è durato un’ora, ad Eraclea ho visto le conchiglie, un boschetto, delle pigne, il mare e la sabbia. Mi è piaciuto perché c’era il mare e perché ho raccolto le conchiglie.” EMMA

“ Mi è piaciuto stare sul pullman, raccogliere le conchiglie e camminare”. MARTINA


“Siamo partiti dalla scuola con il pullman azzurro a due piani, io sono salito al primo piano, a fianco a me c’era Simone. Mi è piaciuto camminare sui sentieri dove ci ha portato la guida. Io ho visto un airone, una biscia nera con la bocca aperta, un cuculo che stava sopra un pino marittimo. Sulla riva della spiaggia ho visto una medusa morta e anche un granchio con una chela rotta. Prima di pranzo mi sono tolto le scarpe e i calzini e sono entrato in acqua con i piedi.:l’acqua era fresca, poi mi sono rimesso le scarpe e i calzini e sono andato sulle dune, ma si scivolava. Infine ho raccolto le conchiglie e le ho messe in un sacchetto” ROBERTO


“ Sono andato in gita per vedere le piante,
ho visto un uccello che si chiama ghiandaia,sono andato al mare e
ho raccolto tante belle conchiglie.” EDOARDO


“Le maestre mi hanno fatto vedere la pineta, io ho visto una biscia nera. Mi sono divertito perché ho visto tante cose belle.” FILIPPO


“Quando sono andato in gita ….ho giocato con i miei amici. Quando ero in pullman dal finestrino ho osservato il paesaggio. Dove siamo andati è stato molto bello, spero di ritornarci.” SIMONE