domenica, maggio 27, 2007

SPERIMENTAZIONE DEL PEDIBUS MARTEDI 29 MAGGIO 2007

La Direzione Didattica C. Colombo Chirignago
Scuola Primaria di Asseggiano

TI INVITA AL PEDIBUS:
Speciale mezzo di trasporto Che utilizza i piedi dei bambini
e di adulti accompagnatori
Lungo la via di Asseggianonel percorso casa-scuola





8.30 Tutti gli alunni arrivano a scuola in bicicletta con un cappellino da sole e il casco
ALLE ORE 9.50
Apertura dei cancelli alla cittadinanza
Merenda nel cortile della scuola,
Con specialità a cura dei genitori

Ore 10.10

Gli alunni presentano i loro lavori


Ore 11.00


(tra gli invitati l'Assessorato alla Mobilità e ai Trasporti,


la Municipalità di Zelarino-Chirignago e la stampa)
Considerazioni, proposte, richieste e ringraziamenti
A tutti coloro che hanno contributo a quest’iniziativa


e continueranno a farlo



Ore 11.50-12.20
si parte con il pedibus
tutti insieme a piedi…


Ore 14,00

tutti insieme in bicicletta…
Andiamo in bicicletta
al Parco in via Jacopone da Todi

Ore 14,30
Percorso di abilità individuale
con la bicicletta
(A cura del CSA e la squadra dei ciclisti amatoriali)
Ore 15.45
Saluti e medaglia ricordo
con logo fatto dagli alunni
“IO VADO A SCUOLA
A PIEDI O IN BICI”


16.25 Conclusione

Gli alunni attendono i genitori al Parco

giovedì, maggio 17, 2007

LEZIONI SULLA BICICLETTA, DI SICUREZZA…E TANTO ALTRO ANCORA con gli Amici della Bicicletta. (A cura di Alessandro V., Claudio S., Caterina G. cl. V)

LEZIONI SULLA BICICLETTA, DI SICUREZZA…E TANTO ALTRO ANCORA con gli Amici della Bicicletta.
(A cura di Alessandro V. Cl. V ins. Germana)

Noi bambini della classe quinta elementare di Asseggiano con la maestra Germana abbiamo fatto un’esperienza riguardante la bicicletta.
Questa esperienza l’abbiamo iniziata martedì 20 marzo e l’abbiamo continuata fino a tutto aprile…e ancora in maggio.
Nei primi tre martedì pomeriggio è intervenuta un’esperta di nome Cristina, appartenente all’Associazione Amici della bicicletta di Mestre e ci ha spiegato la storia della bicicletta, i segnali stradali, come essere sicuri sulla strada…
Il primo martedì dopo la presentazione di ognuno di noi, l’esperta Cristina ci ha dato un libretto da completare, per alcune parti abbiamo lavorato individualmente e per altre insieme ai compagni.
A conclusione della prima giornata abbiamo fatto un gioco: ci siamo divisi in tre gruppi. Un gruppo di compagni, in base a una scelta volontaria, rappresentava gli alberi, un altro le automobili e un terzo le biciclette.
Su un banco vi era uno scatolone con tante palle di carta che rappresentavano lo smog.
Il gioco consisteva nel girare tra la classe come se fosse la strada: i bambini che rappresentavano le automobili dopo aver fatto il giro di tutti i banchi buttavano qua e là una palla di carta, poi daccapo potevano correre e fare il giro di tutti i banchi per poi tirare un’altra palla di smog e così via…
Mentre le auto buttavano in giro lo smog, i bambini che rappresentavano gli alberi dovevano raccogliere le palle sparse per l’aula, ma potevano farlo solamente camminando.
Alla fine è rimasto molto smog in giro per l’aula.


Questo gioco serviva a dimostrare quanto inquinano i veicoli a motore e quanti alberi sono necessari per smaltire e fornire ossigeno all’aria inquinata.
Negli altri incontri Cristina ci ha portato un altro libretto sulla sicurezza, poi ci ha spiegato che cosa è necessario fare per riparare la bicicletta in caso di foratura. Per renderci più abili in questa situazione è venuto un meccanico riparatore per una dimostrazione dal vero.



Il meccanico Enrico ci ha fatto vedere la camera d’aria e ci ha fatto sperimentare come devono essere sistemati i freni e quanto gonfie devono essere le gomme.
Negli altri incontri Cristina ha verificato le nostre abilità con un test sulla bicicletta e i segnali stradali; vi erano 12 domande con 3 risposte a scelta multipla.
Chi ha risposto a tutto in modo esatto o è riuscito a fare meno di due errori (come i quiz per la patente previsti nella realtà) ottenuto subito la patente del bravo pedone e del bravo ciclista.
Tutti siamo riusciti a ottenere la patente (chi ha fatto qualche errore, niente paura, ha potuto poi con la maestra Germana integrare la prova) e così negli incontri successivi eravamo tutti pronti a realizzare un plastico del nostro percorso casa-scuola e della via Asseggiano, che ogni giorno osserviamo quando arriviamo a scuola.
Il plastico rappresenta la nostra strada e cittadina, con la nostra chiesa, i negozi, le case, la farmacia il bar e il giornalaio vicino alla scuola.
Siamo riusciti a completare quasi tutto il plastico prima delle vacanze pasquali, ma ancora continuiamo a sistemarlo con nuove parti che aggiungiamo. E’ stata un’esperienza istruttiva e mi è molto piaciuta.



IL PLASTICO DEL PERCORSO CASA-SCUOLA.
(A cura di Claudio S. Classe V ins. Germana)

Istruzioni per la realizzazione.
Materiali: colla, colori acrilici, cartone, scatolette di varie misure, tutte rigorosamente riciclate in casa (dai medicinali, dalla pasta…), carta igienica, stuzzicadenti, fili di lana, bastoncini di legno e di plastica riciclati dal caffè delle maestre, carta, pennarelli, giornali, paglia verde, carta dei cioccolatini…
Procedimento: con questo materiale abbiamo disegnato su un cartone grande Asseggiano in miniatura. Poi abbiamo realizzato le case con le scatolette di cartone, dopo averle ricoperte di carta igienica e colla, fatte asciugare e dipinte. Con il cartone abbiamo fatto pensiline e passaggio a livello e segnali stradali…persino un antenna parabolica. Con la lana e la paglia verde abbiamo fatto gli alberi e i cespugli. Con gli stuzzicadenti e carta argentata dei cioccolatini i lampioni della strada.

Poi io con un foglio di carta ho realizzato un aereo con scritto Pedibus Asseggiano a indicare che qualcosa di nuovo sta per decollare nella nostra scuola…il PEDIBUS?
Con i pennarelli e i colori a tempera abbiamo colorato il cielo e l’ambiente cercando di essere il più possibili fedeli alla realtà.
L’esperienza del plastico è stata stupenda, mi ha tanto coinvolto in un’ attività pratica e creativa e mi piacerebbe proprio rifarla un’altra volta.


Considerazioni sull’attività del plastico
(A cura di Caterina G. cl. V ins. Germana)

Anche per me è stata un’esperienza molto bella perché mi ha istruito a organizzarmi e a interagire con gli altri e, soprattutto, a osservare l’ambiente in cui vivo, alcuni particolari mi erano proprio sfuggiti.
Poi mi sono divertita veramente tanto, e quando il plastico è stato ultimato mi è sembrato proprio di vedere il mio paese, Asseggiano, in miniatura!!





Ma portare il casco in testa é davvero utile?


Proviamo davvero a darci un colpo in testa coperti o senza copertura e vedete la differenza...qui qualcuno ci ha provato e in modo empirico, coprendosi la testa con uno scolapasta rivestito all'interno di asciugani.

La prova ha dimostrato la validità del casco, magari con un modello più elegante.


Tutti preferiscono avere il casco!

Allora sei pronto?

Ti sei sistemato il rudimentale casco?

Bene ora ti posso colpire!!!

Ah, Ah, Ah non ho sentito nulla!

RELAZIONE DEL PROGETTO PEDIBUS della scuola di ASSEGGIANO (A cura di Pierfrancesco M. classe IV)

Il giorno lunedì 19 marzo noi bambini della classe IV della scuola di Asseggiano, abbiamo organizzato un’uscita per il progetto Pedibus con alcuni collaboratori: l’arch. Massimiliano e il suo collega Alessandro del servizio Mobilità del Comune di Venezia e Michela della Municipalità di Chirignago Zelarino.
La maestra Germana ha legato alcune corde e ci ha detto di tenerci attaccati ad esse con la mano sinistra.

Siamo usciti dalla scuola e passati davanti al parcheggio dell’asilo abbiamo messo una “multa finta”ad una macchina, perché non permetteva la visuale a quelli che dovevano uscire dalla stradina del parcheggio.
Abbiamo continuato a camminare verso il passaggio a livello, passando davanti a via Alfani e al parcheggio della stazione, abbiamo messo un’altra “multa” ad un’altra macchina perché era parcheggiata in sosta vietata e un'altra ancora perchè era posteggiata proprio sulle strisce pedonali davanti al cancello della nostra scuola.
Poi siamo andati fino a via Angioleri segnalando tutti i pericoli che abbiamo incontrato come: la mancanza di marciapiedi e piste ciclabili, la mancanza di strisce pedonali per attraversare la strada e i cassonetti delle immondizie che occupano lo spazio per camminare costringendo le persone a spostarsi verso la corsia stradale.
Da là siamo tornati a scuola perché cominciava a gocciolare.



A scuola abbiamo fatto dei cartelloni dove c’erano scritti e disegnati alcuni di questi “problemi” che abbiamo incontrato durante il percorso nelle strade di Asseggiano.
Poi abbiamo fatto un plastico che raffigurava le strade e gli edifici di Asseggiano.
Lo abbiamo costruito con polistirolo, cartone e cartoncino.




Inoltre per me è stato molto importante fare questo percorso nelle nostre strade perché mi sono reso conto di quanti pericoli ci sono e quante cose che potrebbero essere messe a posto se solo qualcuno venisse a verificare e segnalare come abbiamo fatto noi, le nostre strade sarebbero più sicure anche per noi bambini.

Ora disegnano gli edifici che incontriamo prima di venire a scuola...e ci prepariamo a fare il plastico di via Asseggiano.




Educazione stradale con il vigile Bruno (Federica T. Cl. IV ins. Germana)

Oggi, 14 marzo 2007 è venuto a trovarci il vigile Bruno della Polizia Municipale, un amico e collega dei miei genitori, anche loro, infatti, svolgono la professione di vigile urbano.
Il vigile Bruno ci ha detto per prima cosa che tutti noi bambini siamo stati innanzitutto passeggeri, poi pedoni e per ultimo diventeremo conducenti.

Anche quando credevamo di essere stati portati dalla cicogna eravamo passeggeri, ora sappiamo che siamo stati trasportati nella pancia della mamma, comunque sempre passeggeri.
Ma mano che cresciamo sono cambiate i modi per essere trasportati, dalle braccia della mamma, dal marsupio al passeggino fino al seggiolino in auto e sempre con la cintura di sicurezza.
E’ obbligatorio per la evitare di sbattere la testa contro il vetro dell’auto e farci un trauma cranico e magari perdere la vita.
Il vigile Bruno ci ha mostrato una serie di segnali stradale e ha spiegato il loro significato universale, tutti i bambini del mondo possono capirli anche se parlano lingue diverse.
Ad esempio il segnale triangolare con i suoi tre spigoli indicano appunto il pericolo, è qualcosa che punge e può far male. Il segnale quadrato o rettangolare è usato per le indicazioni, quello circolare indica le “prescrizioni cioè gli obblighi” e quello ottagonale indica lo stop.
Ogni cartello stradale ha una sua forma, un suo disegno all’interno e un suo colore come ad esempio quello quadrato blu con disegnato un pedone sulle strisce indica l’attraversamento pedonale.

2)
Il triangolo bianco con bordo rosso e un pedone nero che attraverso le strisce indica di fare attenzione perché vi è un attraversamento pedonale nelle vicinanze.
Il quadrato arancione con due bambini che corrono è il segnale della “scuolabus”…vicino la nostra scuola purtroppo non è stato ancora messo
I segnali stradali sono tanti…ma facile da capire una volta individuato il significato della forma e del suo colore.
Eccone alcuni esempi di segnaletica che possiamo usare noi bambini a piedi o quando andiamo in bicicletta.
)
Tutti noi dobbiamo conoscere la segnaletica stradale Se io non osservo la segnaletica stradale cioè i cartelli stradali rischio di essere investito se invece cammino sul lato sinistro e sto attenta posso prevenire i pericoli e salvarmi da tante spericolatezze e disattenzioni degli automobilisti.
Può essere molto utile sapere e capire per esempio, quando non c’è il marciapiede, camminare nel bordo della strada con giubbotti rifrangenti e andare nella direzione opposta dell’auto per poterla individuare e farsi bene riconoscere.
Anche i vigili hanno una divisa con righe fosforescenti visibili facilmente anche di notte.
Bruno ci ha anche insegnato che non si cammina in mezzo alla strada e non si parcheggiano le bici sul marciapiede perché ostruiscono il passaggio ai pedoni, esse in genere vanno poste nelle rastrelliere, ma spesso non ce ne sono e bisogna cercare un posto vicino a un palo per legarle.
Ci ha suggerito che quando non ci sono le strisce pedonali è opportuno che attraversiamo dritti cioè nel percorso più breve sulla strada, e non in diagonale in quanto così il tempo di permanenza sulla strada in quest’ultimo caso è più lungo e il rischio di essere non visti e, quindi, investiti è più alto specie se attraversiamo in una curva.
Un’informazione importante è quella di attraversare sempre sulle strisce anche se dobbiamo fare qualche metro in più, rispetto alla nostra direzione di viaggio.
Dobbiamo andare sulle strisce in quanto se per caso ci capita qualcosa prima di 100 mt dalle strisce pedonali la colpa risulta comunque, purtroppo, sempre del pedone!!


4)
I segnali poi vanno sempre messi a circa 100 mt prima del posto in cui si segnalano la comunicazioni.
E’ stato un giorno molto importante perché abbiamo capito tante cose utili per la nostra sicurezza.

Concorso Bimbimbici + BICI= MENO SMOG + SICUREZZA, a cura dell'ins. Germana

Quest'anno tutto il plesso di Asseggiano (D.D. Chirignago) ha realizzato un progetto di educazione alla mobilità sostenibile. Vi é stata la partecipazione e il convolgimento degli alunni e dei genitori. Alcuni esperti della Municipalità di Chirignago e dell'Assessorato alla Mobilità del Comune di Venezia...hanno lavorato insieme agli insegnanti, agli alunni sul tema sicurezza della strada.
Bimbimbici 2007 ha previsto un concorso grafico dal titolo: più bici= meno smog e più sicurezza. Le classi II e III hanno prodotto ognuno un disegno collettivo, le classi IV e V hanno realizzato disegni in coppia o in piccoli gruppi o a livello individuale. Tutti gli alunni sono stati coinvolti in attività di educazione alla mobilità sostenibile, sui temi dell'inquinamento, dell'ecologia e dell'ambiente. Ecco le foto dei bellissimi e significativi disegni dei bambini con le loro soluzioni creative. Alcuni alunni con i loro genitori il 6 maggio 2007 hanno fatto la pedalata cittadina che a livello nazionale si é svolta in 200 città italiane.